INTERVISTA ALL'EDITORE #1: MARKO D'ABBRUZZI (IDEA Immagina Di Essere Altro)
Buongiorno a tutti Amici Lettori e buon sabato.
Oggi abbiamo il piacere di ospitare qui sul blog l'editore Marko D'Abbruzzi che ci racconterà qualcosa in più sul mondo dell'editoria e sulla sua Casa Editrice: IDEA Immagina Di Essere Altro.
Intervista all’Editore
1)Chi è Marko D'Abbruzzi? Raccontaci un po’ di te
e come è nata la tu casa editrice.
Marko nasce nel lontano 1982 e fin da piccolo ho
avuto una viscerale passione per la lettura, specialmente fantasy. IDEA
Immagina Di Essere Altro, la casa editrice, nasce nel 2016 insieme a una
editor, Claudia Cintio, la quale, dopo aver editato la mia saga – Le Cronache
di Ansorac – ha atteso insieme a me il responso di varie CE. Alla fine, dopo
svariate proposte ridicole, decidemmo di mettere su noi una casa editrice che
fosse veramente un punto fermo per gli emergenti, aiutandoli in tutte le fasi
di una pubblicazione e nelle fasi successive. Assieme a noi si sono uniti altri
autori, illustratori, revisori etc; attualmente IDEA è una realtà indipendente,
una grande famiglia.
2) Come è nata la tua passione per la lettura?
Ricordi il primo libro che hai letto da bambino?
Nel corso del tempo ho avuto il bisogno di porre
su carta i pensieri di un bambino/adolescente vessato dai soliti bulletti di
quartiere, cosa che ha aiutato me e sviluppato l'amore per la scrittura. Il
primo letto fu 20'000 leghe sotto i mari – sotto consiglio dell'insegnante di
italiano – ma il primo libro letto da me per voglia fu La Foresta degli Dei di
Stanis Mulas, una storia fantastica ambientata nella Sardegna del neolitico.
Seguirono altri romanzi, ai tempi delle scuole medie, dove ebbi un grandissimo
professore di italiano che fu il primo a notare la mia predisposizione. Ogni
mese mi portava un libro nuovo, di cui dovevo – alla riconsegna – fare un
riassunto. Fu così che conobbi Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, Il
Silmarillion (e tutto il mondo tolkienano in genere) a cui seguirono i grandi
classici della letteratura.
3) Che percorso formativo si segue per diventare
un editore o un collaboratore di una CE?
Beh se – come nel mio caso – non si è fatto uno
studio apposito, occorre in ogni modo studiare tanto – sia le leggi che il
panorama editoriale italiano ed estero – avvalendosi di aiuti che lavorano nel
settore da anni; io e Claudia Cintio, prima di dare effettivamente vita al
progetto IDEA, studiammo per un anno tutto ciò che occorre sapere, imparando
poi tutto il resto – e continuando a imparare.
4) Che figure professionali ci sono nella vostra
CE? Ti va di
presentarceli?
Oltre all'editor Claudia Cintio – nonché
copywriter – collaboriamo con una correttrice di bozze, Jasmine Remor, e tre
valutatori: Sara Colangeli, Alessandra Fragola e Jasmine Remor. Stiamo
ampliando a una quarta figura di valutazione data la mole di proposte di
pubblicazione. Abbiamo inoltre tre illustratori: Suwan Cancedda, art-director,
Alessandro Grillea e Daniele Di Parma.
5)Ci racconti una giornata tipo di un editore?
Una tipica giornata inizia sempre con l'aprire la
casella mail: se ci sono ordini si preparano le spedizioni, se ci sono proposte
si legge la sinossi e, a seconda del tipo di romanzo – autoconclusivo, saga,
dittico, trilogia etc – si mette in scaletta. Si risponde alle mail e poi
inizia la parte “social” del lavoro fra Facebook e Instagram. Dopodiché si
prosegue nella valutazione di un testo o si lavora su un romanzo in procinto di
pubblicazione, sia a livello di editing che di copertina. Si svolgono mansioni
burocratiche (compilazione registro tirature, commercialista, contattare fiere
etc) e, se rimane un poco di tempo, ci si rilassa!
6)Cosa cerchi solitamente in un libro? (Emozione,
divertimento, momento di riflessione, ecc…).
Il messaggio sociale; come esprime il filosofo Ernst
Fischer, “in una società decadente, l'arte, se veritiera, deve anch'essa
riflettere il declino. E, a meno che non voglia tradire la propria funzione
sociale deve mostrare un mondo in grado di cambiare. E aiutare a cambiarlo.” La
letteratura nasce come modo per esprimere e convogliare i lettori verso la
presa di coscienza su problemi comuni e la risoluzione degli stessi; solo più
avanti è diventata narrativa. Questo messaggio, nel corso del tempo, si è perso
o è mutato nella solita propaganda di sentimenti a buon mercato: amore,
amicizia, passione, vendetta etc. In un romanzo IDEA, al di là della storia
che, ovviamente, dev'essere fresca e innovativa, c'è sempre un messaggio di
fondo ed è questo che ricerchiamo nei romanzi che valutiamo.
7)Come scegliete voi editori i titoli e gli
autori da pubblicare?
Un autore lo scegliamo se il suo testo rientra
nella mission di Immagina Di Essere Altro: storia avvincente e messaggio
sociale. Se rispetta queste due colonne portanti del nostro progetto
editoriale, allora può entrare a far parte della scuderia IDEA. Un romanzo fine
a se stesso è solo un libro.
8)Che rapporto ha un editore con i social
network? Sono utili per voi ai fini promozionali in un’era ormai completamente
digitalizzata?
Per chi, come noi piccoli editori, non può
permettersi una campagna pubblicitaria a 360° (radio, tv, giornali etc) i social
sono fondamentali ma anche i post devono essere scelti con cura: in un presente
dove il “tempo” medio di lettura di un post sui social network è di 0,5 secondi
– il tempo di un scroll con il mouse o il cell – il post dev'essere
semplice, efficace, con poche righe, una bella grafica, giusto per catturare
l'attenzione. È importante la presenza sui gruppi di scrittori e lettori,
creare la giusta rete di contatti fra gli appassionati del genere, invitandoli
alle fiere, stuzzicandoli con estratti efficaci e grafiche accattivanti. I
social, in questo, hanno il loro potenziale.
9)Fiere, presentazioni dal vivo ed eventi legati
alla pubblicazione di un libro. La vostra CE partecipa e organizza questi momenti?
Certo, anche se abbiamo abolito il concetto di
“presentazione classica” per evitare, come accade il più delle volte, che siano
presenti solo amici e parenti; per un autore emergente è frustrante. Preferiamo
presentare l'autore e il suo lavoro durante le fiere di settore librario o
fantastico, dove il contatto con un pubblico esterno aiuta l'autore a
promuoversi davvero.
10)Cartaceo o ebook? Cosa preferisci da lettore?
Da lettore prediligo il cartaceo. Ho letto
pochissimo – forse mezzo romanzo – in ebook ma non mi trasmette la stessa
sensazione; il fruscio della carta, l'odore, il “sentire” il libro scorrere fra
le dita.
11)Casa editrice No Eap o Eap? Voi da che parte
state?
No EAP. L'editoria a pagamento – e l'avvento di
motori come Amazon – intasa il mercato di prodotti di scarsa qualità, poiché
non permette la “scrematura” fra chi è davvero portato alla scrittura e chi,
semplicemente pagando, pensa di essere uno scrittore. Come scriveva Nietzsche
“Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d'accordo con tutti. Le
cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le
rarità ai rari.” Vale la stessa cosa per chi, svegliandosi una mattina, pensa
che basti scrivere un romanzo fine a se stesso per essere uno scrittore.
12)Un consiglio agli autori che, dopo questa
intervista, potrebbero intasare la vostra casella email.
Pochi ma semplici: inviare il testo in formato
word o pdf, con allegata sinossi e messaggio del romanzo (ossia cosa si vuole
dire al lettore) con uno schema della storia in caso di dittico, trilogia o
saga. Attualmente abbiamo chiuso la selezione per gli autori 2019 ed è iniziata
quella per il 2020. IDEA non pubblica di tutto tanto per aumentare il catalogo:
vogliamo la qualità e il messaggio.
Per gli autori: potete inviare tutto alla mail
contattaci@immaginadiesserealtro.it e porre qualunque domanda sulla chat della
pagina
www.facebook.com/IDEA.ImmaginaDiEssereAltro/
Per scelta abbiamo preferito chiudere il sito
internet poiché il contatto con i nostri affezionati lettori era meno
immediato.
Grazie
per aver partecipato a questa nostra intervista e in bocca al lupo a voi e ai
vostri autori!!!
Grazie
a te per questa intervista! Passate a trovarci sulla pagina Facebook e
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