INTERVISTA ALL'AUTORE #4: "ALESSIO DEL DEBBIO"
Eccoci qui oggi con un nuovo ospite per la rubrica "Intervista all'Autore". Abbiamo con noi Alessio Del Debbio che si farà conoscere attraverso una serie di domande.
Buona Lettura!!!
INTERVISTA Alessio Del Debbio – autore
di “Berserkr”
1) Chi è Alessio Del Debbio? Raccontaci qualcosa
su di te
Bella domanda. Mi piace definirmi un
viaggiatore in mondi fantastici, perché principalmente sono un amante dei
libri. Mi piace leggerli, scoprirli, assaporarli, pagina dopo pagina e adoro
quando gli scrittori riescono a coinvolgermi nei loro mondi. Io sono sempre
pronto all’avventura e spero che un giorno Gandalf bussi anche alla mia porta!
^^
2) Come è nata la tua passione per la
lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura è nata alle
medie, quando mi imbattei nel libro “Lo hobbit”. Divorato in pochi giorni, mi
ha insegnato a credere nei sogni e a vivere a pieno ogni avventura che si
presenti.
Quella per la scrittura è nata col
tempo: all’inizio mi divertivo a inventare giochi, storie, cambiare il finale
di film o favole, poi ho buttato giù i primi appunti, all’epoca solo frasi,
pensieri, ricordi di qualche evento, che piano piano sono diventate le bozze
delle prime vere storie scritte.
3) Quanto tempo dedichi alla scrittura
durante il giorno?
Vorrei dedicarci tutto il giorno, però
purtroppo devo fare i conti con le mille cose da fare. Cerco sempre di pensare
ai miei lavori, comunque, anche se non scrivo immagino situazioni, scene,
reazioni dei personaggi, per non abbandonare del tutto il lavoro.
4) Quando scrivi solitamente preferisci il
silenzio assoluto o ascolti della musica?
Silenzio assoluto. Quando scrivo non
deve volare una mosca, mi deconcentra! ^^
5) I tuoi romanzi hanno delle colonne
sonore?
Sì, alcuni sì. Ad esempio, “Berserkr”,
il mio urban fantasy edito da DZ Edizioni, ha una particolarità. Tutti i
capitoli hanno come titolo una canzone dei Within Temptation, che è la band
preferita di Ulrik, il mio protagonista.
6) Qual è il tuo autore e il tuo libro
preferito?
Ne ho tanti. “Il signore degli anelli”,
di Tolkien, “Le nebbie di Avalon”, di M. Zimmer Bradley, e poi “Albion” di
Bianca Marconero, per non dimenticare tutti i romanzi di Luca Tarenzi, che mi
hanno iniziato all’urban fantasy. E poi la saga “Nephilim”, di Valerio la
Martire, e per citare un classico “Sulla strada”, di Kerouac. Ops, era un libro
solo? ^^
7)Se potessi cambiare qualcosa della
storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti
dello spoiler)
No, direi di no. Credo che ogni libro
sia frutto del suo tempo, inteso sia in termini professionali che umani. In
ogni libro riversiamo la nostra conoscenza, capacità di scrivere e creare
mondi, e anche il nostro umore, i nostri stati d’animo. Cambiare qualcosa, a
posteriori, significa rompere la magia che ha portato alla sua realizzazione e
molto difficilmente riusciremmo a immergerci di nuovo nello spirito dell’epoca.
8)Ti sei ispirato a qualcuno per la
descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Per la descrizione caratteriale no, di
solito i personaggi nascono insieme al libro, si creano con la trama. Però per
l’aspetto fisico, a volte, utilizzo dei prestavolto, attori o persone note, di
cui riprendo qualche elemento, per aiutarmi a ricordare meglio come sono. Ad
esempio, Ulrik di “Berserkr” è ispirato a Joseph Morgan, Klaus di “The
Originals”, biondo e con quell’aria da bello e dannato ci stava benissimo!
9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe
pubblicare il suo primo libro?
Leggere, studiare, documentarsi e
soprattutto divertirsi.
10)È il
momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo
romanzo?
Per scoprire una Berlino diverso,
nient’affatto turistica, immersa nel sovrannaturale. Per conoscere le creature
del folklore germanico, che sono uscite dai grimori delle streghe e hanno preso
vita, occupando la città. Infine, per incontrare Ulrik Von Schreiber,
l’irriverente protagonista libertino di “Berserkr”, l’Orso di Berlino, incapace
di accettare la sua eredità, in cerca di un motivo per combattere. Potreste
scoprirlo insieme, no?
Grazie per l’ospitalità.
Ti ringraziamo per aver partecipato
alla nostra intervista.