VI SEGNALA NADIA #71 - FINO ALL'ULTIMO RESPIRO di Rhoma G.
Buongiorno a tutti voi Wolves!
Oggi siamo qui a segnalarvi il nuovo romanzo di Rhoma G. "Fino all'ultimo respiro".
Vediamo insieme di cosa si tratta.
È
il destino che decide il corso della vita? Oppure siamo noi che con le nostre
decisioni lo influenziamo?
È
l’alba di un nuovo giorno quando Regina prende una scorciatoia per raggiungere
più in fretta il villaggio di Andrina, e così si imbatte in qualcosa di
imprevisto e inimmaginabile.
Misha
entra nella sua vita.
“A
volte vorrei non amare al punto da sacrificare tutto. Ma… amo e non esiste altra ragione al mondo per cui valga la pena
mettere in gioco se stessi.
Continuo
a ripetermi che di sogni non si vive, ma sono l’unico espediente che mi tiene a
galla.
Ogni
tanto mi capita di sognare il mio soldato dagli occhi scuri. «Sono
venuto a prenderti.»
dice prima di avvolgermi in un abbraccio carico di promesse. Poi mi sveglio,
gli occhi pieni di lacrime e il cuore vuoto.
Lui
non verrà a portarmi via.”
Ma,
il destino ha già deciso.
“Non
sarà per mano mia, non so quando, ma so perché.
Presto
o tardi ci rimetterò le penne, magari sarò io stesso ad andare incontro alla
morte e finalmente avrò il riposo che agogno da tanto tempo.
Il
sonno del guerriero.
Ho
trentacinque anni, eppure avverto la sensazione di aver vissuto cento vite e
che ogni giorno duri un’eternità.
Mi
guardo indietro e scorgo la scia di sangue che ho lasciato durante questi anni.
Non sono un senzadio, sono un soldato, e prima che alla legge divina devo
obbedienza all’esercito che ho giurato di servire.
Mi
guardo indietro e vedo il viso dell’Angelo che mi ha tenuto aggrappato a questa
esistenza. Nonostante tutto, vale la pena vivere se ho la speranza di
rincontrarla.”
Nella
radura dove il silenzio è tornato a imperare, Regina appare dal nulla e salva
la vita di Misha, poi scompare. A distanza di mesi, a causa dell’ineluttabile
disegno del fato, i due si ritrovano e stavolta toccherà al soldato difendere
la vita del suo angelo a costo di sacrificare la sua. Del resto è questo che
fanno gli uomini come lui: proteggono gli innocenti.
Anni fa, una vecchia saggia mi ha detto che l’amore è una
strega abile nello scoccare incantesimi e straordinaria nell’infliggere
maledizioni. “Fai attenzione, figlia mia, quando sentirai il vento cambiare
preparati, la tormenta è nell’aria. Isola la mente, proteggi il corpo, nascondi
il cuore dove tu stessa faticherai a ritrovarlo.”
Ed io l’ho fatto.
La prima volta che sono stata con Dimitri ho lasciato la
mente fuori dalla porta, ho indossato un’armatura e gettato il cuore dentro a
un pozzo, profondo quanto profonda è stata la mia disperazione quella notte.
Poi, in un mattino senza sole, come un bagliore dal cielo
sei apparso tu, il figlio di una stella rossa, e hai infranto le mie certezze.
Sono giunta da te per caso, eppure sapevo benissimo dove
trovarti, un bambino bisognoso di cure, un cucciolo smarrito nella foresta. Ti
sono stata vicino, ti ho infuso coraggio e ti ho tenuto al caldo quando intorno
a noi c’erano soltanto silenzio, tragedia e gelo.
E tu hai pianto e le tue lacrime hanno piantato un seme
dentro di me. Giorno dopo giorno, dal seme è germogliato il mio amore. A nulla
sono valsi la porta chiusa, l’armatura e il cuore in fondo al pozzo, ti ho
amato fin da quel momento, anche se non lo sapevo, anche se non lo volevo.
Quando ti ho rivisto ho capito.
L’emozione nella gola ha spezzato gli indugi e rotto le
catene con cui ho asservito me stessa. Lo scorrere del tempo mi è parso una
buona cosa, l’amaro dolce e l’ombra luce. Mi hai stretta nel tuo abbraccio ed
io non ho avuto più freddo, anche se mi sono ritrovata nuda, esposta alle
intemperie e impreparata a ciò che avresti rappresentato da lì a poche ore.
La vecchia saggia mi ha avvisato: la tormenta è arrivata con
i suoi venti del Nord e le nevicate che accecano e ghiacciano, ed io sono stata
accecata dal tuo sorriso radioso, dalle scintille nei tuoi occhi, dalla forza
delle tue mani grandi. Ho lasciato aperta la porta, smesso l’armatura e il
cuore è sbucato fuori dal pozzo per riprendere il suo posto nel petto.
Tu sei forte, amore mio, io lo sembro soltanto.
È stata un’illusione, un fatale errore.
Ho scordato chi sono, cosa ho fatto. Per qualche tempo sono
stata il tuo Angelo della Taiga e tu il mio Soldato. E ora che l’irrimediabile
è accaduto fra noi, non so come chiudere la porta, rientrare nell’armatura e
strapparmi il cuore dal petto.
Rhoma G. ha cominciato a scrivere racconti all’età di
tredici anni, e sebbene la vita l’abbia poi indirizzata da tutt’altra parte,
non ha mai messo di coltivare il sogno di diventare scrittrice. Divoratrice di
libri e scrittrice per passione, considera la lettura il mezzo per vivere tante
avventure diverse, e la scrittura il tramite tra il mondo reale e i personaggi
creati dalla sua fervida immaginazione. Vive col marito in una città di mare,
ama viaggiare e nutre una smodata passione per i film di Hitchcock.
Altre pubblicazioni:
•Cygnus - Self Publishing (autoconclusivo)
•Il Santo - Self Publishing (autoconclusivo)
- Collana Tempeste:
•L’uragano dentro me - edito da Tre60 (autoconclusivo)
•Come vento d'inverno - Self Publishing (autoconclusivo)
- Serie Bittersweet:
•1 - Bittersweet, qualcuno come te - edito da Silele
Edizioni
•2 - Stardust, qualcuno come me - Self Publishing
•3 - Never Ends, nessuno come noi - Self Publishing